Necropoli Etrusche di
Cerveteri e Tarquinia
Id. n. 1158 2004 C (i) (iii) (iv)
Nel 2004 le Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia sono state
dichiarate dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità sulla base dei seguenti
criteri
Criterio (i): Le necropoli di Tarquinia e di Cerveteri sono
capolavori del genio creativo: le grandi pitture murali di Tarquinia sono
eccezionali sia per la qualità di esecuzione che per il loro contenuto,
che rivela aspetti della vita, della morte e del credo religioso degli
antichi Etruschi.
Cerveteri mostra in un contesto funerario lo stesso progetto urbanistico e
gli stessi schemi architettonici che venivano applicati nella
progettazione delle antiche città.
Criterio (iii): le due necropoli costituiscono un'unica ed
eccezionale testimonianza dell'antica civiltà Etrusca, l'unica civiltà
urbanizzata nell'Italia pre-romanica. Inoltre, la rappresentazione della
vita quotidiana sulle tombe affrescate, molte delle quali sono
riproduzioni di case Etrusche, è una testimonianza unica di questa cultura
scomparsa.
Criterio (vi): molte delle tombe di Tarquinia e di Cerveteri
rappresentano tipologie di abitazioni che non esistono più. I cimiteri,
progettati come città, sono tra i più antichi esistenti nella regione. |
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Tuscia |
Un
itinerario che offre la possibilità di vivere la natura della Tuscia
in tutti i suoi aspetti: colori, profumi e sapori… in compagnia di un
mitico Popolo che ci ha lasciato la sua cultura enigmatica e
misteriosa.
Tutta la Tuscia, oggi corrispondente
alla provincia di Viterbo, ha origini etrusche. Qui è la culla
primigenia di quest’affascinante Popolo, qui sono le innumerevoli
testimonianze di cultura, vita e costumi di quella che fu una delle
civiltà più evolute e misteriose. La Tuscia è una terra da
scoprire nel segno di questo primo e più grande popolo d’Italia.
Tarquinia
e Tuscania sono solo le più
importanti - e famose - tra le città che punteggiano le colline
tufacee d’origine vulcanica del territorio viterbese. Il verde
della natura è la costante di questo percorso che ci
conduce attraverso un paesaggio affascinante, rimasto uguale a
quello di centinaia d’anni fa, dove le necropoli, le
rocche medievali, le rovine antiche tutte, sono immerse
nella stessa vegetazione in cui le trovarono i viaggiatori del
secolo scorso.
Il piacere di gustare quanto di meglio ha da
offrire la Tuscia, con la sua ricchezza e varietà di prodotti
agroalimentari, costituisce il tratto caratteristico di questa
esplorazione in terra etrusca, alla scoperta di pregiate zone
vinicole e cantine, ristoranti e trattorie tipiche dove non è
difficile immaginare che i piatti più buoni della tradizione
gastronomica viterbese, così legati alla sana e semplice cultura
contadina, siano il perpetuarsi della cucina etrusca. |
Tarquinia
Porta d'accesso al
misterioso mondo degli Etruschi
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Tra il IX e l’VIII secolo a.C. gli Etruschi fondano nel cuore dell`Italia
la loro capitale, Tarquinia (Tarquinii per i Latini, Tàrchuna
o Tàrchna per gli Etruschi), forse la più antica città d'Etruria
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Per dieci secoli la storia di Tarquinia, città madre dell’Etruria,
s’identifica con quella del Popolo Etrusco e nel contesto delle dodici
città etrusche essa gode di un primato e di un prestigio che altre non
avevano
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Dieci secoli di storia hanno lasciato profonde tracce sia sopra sia sotto
il sacro suolo di Tarquinia.
Accanto alla Tarquinia etrusca, si fa apprezzare la Tarquinia medievale,
col suo Centro Storico racchiuso tra lunghi tratti di mura castellane.
L'antica Corneto, che assunse il nome di Tarquinia definitivamente
soltanto nel 1922, oltre al grandioso edificio del Palazzo Comunale, vanta
numerose chiese romaniche ed altre belle realizzazioni medievali
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Tarquinia diventa la principale potenza del mondo etrusco nel sec. IV
a.C., dopo aver assunto un ruolo da protagonista nell'espansione etrusca;
la sua storia sarà variamente intrecciata con quella di Roma
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La supremazia di Tarquinia si estese per un vasto territorio fino a
dominare il guado sul Tevere, punto focale di transito del commercio,
facendo anche di Roma la grande Roma dei Tarquini
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Il monumento principale è il
Tempio dell’Ara della Regina, il più grande d’Etruria, dal
quale provengono i famosi
Cavalli alati (terracotta sec. III a.C.)
custoditi nel locale Museo e presi un pò ad emblema della città |
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Di notevole interesse anche la
Riserva Naturale di Popolamento Animale
"Salina di Tarquinia"
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Sebbene si tratti di un ambiente salmastro, la Riserva si presenta
come un'area umida di grande valore naturalistico, in cui sono
presenti diverse specie di uccelli, stanziali e di passo come
anche i fenicotteri rosa |
Necropoli |
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Sulla collina Monterozzi, da dove provengono i più preziosi
e interessanti reperti del Museo, si trova la Necropoli
Etrusca, una delle più importanti tra quelle conosciute
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Da qui, oltre che godere di un ottimo panorama sulla costa
tirrenica, si possono scoprire le più antiche testimonianze
dell`arte pittorica in Italia
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In questa necropoli sono circa 6.000 le tombe, di ogni forma e
dimensione, molte delle quali completamente dipinte con
decorazioni che costituiscono la più completa documentazione delle
meraviglie della pittura etrusca
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Non c’è libro d’arte che non ricordi la Tomba delle
Pantere, dei Tori, della Caccia e della Pesca, degli Auguri, delle
Leonesse, del Barone, dei Giocolieri, del Cacciatore, della
Fustigazione, dei Leopardi, della Scrofa nera, degli Scudi, quella
dell’Orco con la dolce immagine di Velia Velcha (la "monna
Lisa" dell’antichità) e… ultima solo in ordine di scoperta quella
dei Demoni azzurri
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Grande è lo stupore nell'entrare nelle tombe dipinte di Tarquinia:
scene di banchetto, i musici, i danzatori, i giocolieri tutti
sembrano voler con forza trasmetterci un'allegria, una concezione
diversa della morte, da vedere con maggior serenità, come un
evento ineluttabile che ci accomuna e travolge tutto e tutti |
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Museo Nazionale Tarquiniense |

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I mille
anni di Tarquinia etrusca sono bene illustrati
nelle sale del rinascimentale
Palazzo Vitelleschi
(fatto erigere nel 1439 da Giovanni Vitelleschi,
detto il "Cardinale di ferro") sede del
Museo Nazionale Etrusco
uno fra i più importanti d'Italia |

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Il museo raccoglie migliaia di reperti esposti in ordine cronologico: vasi
e oggetti villanoviani, ceramica etrusca e greca con capolavori unici,
sarcofagi e bronzi, gioielli e sculture, ex voto e monete.
Vi sono ricomposte anche quattro tombe a camera i cui dipinti vennero a
suo tempo "strappati" con tecnica moderna dagli antichi ipogei
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Tuscania
Patrimonio dell'UNESCO
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Una visita di Tuscania ci riporta indietro nel tempo fra viuzze linde e
silenziose, chiese dall'austero misticismo medioevale
ed interessanti reperti dell'antica civiltà etrusca
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Il nome di quest’incantevole
borgo-cittadina richiama subito la sua origine etrusca,
infatti, pur con l`attuale aspetto medievale,
fu sede in epoca etrusca di un centro urbano di notevole importanza
(nell'area di influenza di Tarquinia prima e di Roma poi) e
conobbe il suo maggiore splendore all'epoca della sistemazione della Via
Clodia (sec. III a.C.)
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Nel 1971 un violentissimo terremoto distrusse molte case, chiese ed
edifici importanti; rimangono tuttavia innumerevoli testimonianze del
passato, come le necropoli etrusche e il centro medievale, rinato grazie
alle ricostruzioni e ai restauri
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Le grandi
Mura Perimetrali Medievali
miracolosamente ancora erette
racchiudono il centro storico
per un percorso che raggiunge
all'incirca i 5 km
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Nel fitto tessuto urbano spiccano la romanica Chiesa di S. Maria della
Rosa (sec. XIV), il trecentesco
Palazzo Spagnoli, il Duomo, la Torre di Lavello (sec.
XV), adiacente ad un parco che offre una stupenda vista delle mura e la
Fontana delle Sette Cannelle d’origine etrusco-romana
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Fuori le mura, sul Colle di San Pietro, sorgono, inserite
in un contesto naturale e paesaggistico unico al mondo, due dei più bei
esempi del Romanico italiano.
Due gioielli artistici, iniziati probabilmente nel sec. VIII e completati
nel sec. XIII, che conservano ancora il loro splendido aspetto originario
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La Basilica di San Pietro
Posta sull'area dell'antica acropoli etrusca, prospetticamente
inquadrata da due colossali
Torri Medievali e dall'antico Palazzo Episcopale, presenta
una splendida facciata del primo Duecento, un elegante interno in stile
lombardo risalente al sec. XI con mirabili capitelli, affreschi del sec.
XII e pavimento con belle decorazioni; la Cripta è una piccola foresta di
graziose colonnine di diverse epoche
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La Basilica di Santa Maria Maggiore
Risalente al Duecento; da ammirare i bellissimi Portali e
un affresco trecentesco di notevole realismo raffigurante il
Giudizio Universale |
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Nell'area
sono presenti
12 Necropoli
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Le principali sono quelle della Peschiera, con la
Tomba del Dado che all’esterno è modellata come un’abitazione; quella
della Madonna dell’Olivo, che ospita gli ipogei della famiglia
Curunas con ben 22 sarcofagi e ricchi corredi bronzei e la famosa Tomba
della Regina. La tomba, così chiamata per un suo affresco di volto di
donna motivo di molte leggende, è famosa per le dimensioni e la
complessità dei suoi labirinti: dalla grande sala circolare partono, in
direzioni diverse e su più livelli, una trentina di cunicoli, alcuni dei
quali non ancora esplorati e di cui s’ignora la funzione |
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Il
Museo Archeologico Nazionale Tuscanese,
allestito nel convento rinascimentale di S. Maria del Riposo,
custodisce nelle sue sale interessanti reperti e manufatti che
testimoniano la rilevanza dell’antica Tuscanica, come i
preziosi sarcofagi e i corredi della famiglia etrusca Curunas,
esempio raro di un corredo funerario etrusco, quasi intero |
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Scheda
Itinerario
ETRURIA
Tuscia... qui rise l'etrusco
(Tarquinia e Tuscania) |
Vai alla nostra proposta
Etruria Tour |
ORARI
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T A P P E
P R I N C I P A L I
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Note
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08.00
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Partenza da
Roma o località da concordare
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Mattino
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Tarquinia
- Necropoli - Museo Nazionale Tarquiniense
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13.00-14.30
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Pausa
pranzo
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Pomeriggio
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Tuscania
- Dintorni - Museo Archeologico Nazionale Tuscanese
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18.00
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Partenza per
Roma o località da concordare
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Quota
di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al
numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o
soluzioni personalizzate contattare RosiTour
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