Roma e Lazio

L'affascinante Arte del Mosaico nella Roma Cristiana

Questo itinerario propone un percorso tematicamente e cronologicamente omogeneo alla scoperta dei preziosi cicli musivi che, come tesori nascosti, si conservano in angoli silenziosi e appartati di Roma, quasi dimenticati dietro l’opulenta veste barocca della città.
La visita alle sei chiese prese in considerazione consentirà di ammirare l’evoluzione del mosaico a Roma attraverso il medioevo, dal V al XIII secolo, nelle sue più alte manifestazioni, secondo diversi stili e inflessioni.
Allo splendore dei mosaici si aggiunge inoltre l’interesse dei luoghi che li custodiscono, ricchi di storia in rapporto alla travagliata vita della città nel medioevo, nonchè il piacere di scoprire un percorso alternativo rispetto a quelli più noti.


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Santa Maria Maggiore

Santa Maria Maggiore: facciata

 

Baldacchino - Arco

 

Cappella Sistina

Fu la prima basilica fondata da un Papa e forse anche la prima chiesa romana dedicata alla Vergine.

Il ciclo musivo che decora la navata e l’arco trionfale costituisce una delle rievocazioni più alte dell’arte ellenistica, prima dell’avvento dell’arte bizantina.

I mosaici dell’arco trionfale, di intonazione più cerimoniale e solenne, celebrano il ruolo della Vergine e la sua maternità divina, in sintonia con la dedica della basilica e con gli eventi religiosi del tempo.

L’abside, ricostruita più arretrata al tempo di Niccolò IV, per consentire l’inserimento del transetto, mostra lo splendido mosaico con l’Incoronazione della Vergine, firmato da Jacopo Torriti (1295), uno dei maggiori rappresentanti del nuovo stile che prevale a Roma negli ultimi decenni del Duecento.

Esso è completato dallo stesso artista nella fascia sottostante con Storie della vita della Vergine.

A questa stessa fase appartengono pure i mosaici che decorano la loggia dell’antica facciata, opera di Filippo Rusuti.

La visita si soffermerà inoltre sulle cappelle Sistina e Paolina e sugli altri interventi che hanno segnato la storia della basilica.

Abside - Mosaico

Madonna

Cappella Paolina

 

Santa Pudenziana

Santa Pudenziana: facciata

Portale 

Il mosaico absidale di Santa Pudenziana, sorta alla fine del IV secolo, è una delle più antiche rappresentazioni figurate sopravvissute a Roma. 

 

 

 

Portale: dettaglio

 

 

 

La semplice decorazione a foglia d’oro lascia qui il posto ad una nuova visione storica e simbolica della cristianità, resa attraverso figure monumentali e solenni, sullo sfondo di un grandioso scenario architettonico.

Interno

Santa Prassede

Santa Prassede: navata

San Zenone

La basilica, già nota attraverso le fonti dalla fine del V secolo, venne ricostruita sotto il pontificato di Pasquale I e rappresenta l’esempio più riuscito nell’ambito della rinascenza carolingia, quel rinnovamento artistico e culturale promosso da Carlo Magno e dai suoi successori e volto a recuperare la magnificenza dell’arte imperiale romana e della prima arte cristiana.

 

Arco (dettaglio)

 

La decorazione musiva dell’abside, dell’arco trionfale e della cappella di S. Zenone, eretta da Pasquale I in memoria della madre Teodora, è la principale attrattiva della chiesa.

Essa evidenzia le componenti classiche, paleocristiane e bizantine caratteristiche dell’arte del tempo di Pasquale I e vede all’opera una scuola di mosaicisti romani che riprende la tradizionale tecnica locale a tessere vitree, sfruttandone appieno le qualità di brillantezza e vivacità cromatica.

Arco (dettaglio)

San Zenone

Santissimi Cosma e Damiano

S.S. Cosma e Damiano: ubicazione e facciata

Arco

Abside (dettaglio)

La basilica, dedicata ai santi medici Cosma e Damiano, è tra le più antiche erette nell’area del Foro Romano.

Essa occupò un’aula del tempio del Divino Romolo che si apriva sulla via Sacra e fu inserita, insieme al convento, all’interno delle poderose murature che in origine facevano parte del Foro della Pace, eretto da Vespasiano (69-79 d.C.) dopo la fine della guerra giudaica e delle guerre civili che seguirono alla morte di Nerone.

Il mosaico absidale, della prima metà del VI secolo, ci mostra per la prima volta uno schema iconografico a sette figure che verrà in seguito più volte ripetuto ed il prevalere, in questa fase storica, della tendenza astratta e schematica dell’arte bizantina, pur con influssi dell’arte romana.

Analoghe inflessioni mostrano i mosaici dell’arco trionfale del tempo di Sergio I (687-701).

Ad Urbano VIII Barberini, a partire dal 1632, si deve un generale rimaneggiamento della chiesa e la creazione di una sorta di cripta, nella parte bassa degli antichi ambienti.

Navata

Abside (dettaglio)

Cielo

Santa Cecilia in Trastevere

 Santa Cecilia in Trastevere: facciata

Candelabro

La basilica venne edificata da Pasquale I (817-824) su un luogo di culto sorto sulla casa di Valeriano, marito di Cecilia, dove la santa fu martirizzata nel III secolo.

Al tempo di Pasquale I risale il prezioso mosaico absidale che, come a S. Prassede, si inscrive in quel rinnovamento di schemi e tecniche ispirato dalla rinascenza carolingia della prima metà del IX secolo.

Nella chiesa - che vediamo oggi nelle forme assunte in seguito al radicale restauro della prima metà del XVIII secolo e ai successivi interventi - sullo scorcio del XIII secolo si trovarono ad operare, fianco a fianco, due dei maggiori maestri del tempo.

Essa accoglie infatti il fastoso ciborio, sintesi di architettura e scultura gotica, realizzato da Arnolfo di Cambio, ed il Giudizio Universale, capolavoro di Pietro Cavallini.

Accanto ad altre importanti opere è inoltre la celebre statua di S. Cecilia di Stefano Maderno (1600), che ritrasse il corpo della santa così come fu visto al momento del suo ritrovamento.

Abside

Abside (dettaglio)

Cielo

Santa Maria in Trastevere

Santa Maria in Trastevere: facciata

Navata

Vergine col Bambino

La basilica, sorta nel IV secolo nel cuore di Trastevere, venne ricostruita nella prima metà del XII secolo per volontà di Innocenzio II, uno dei protagonisti della rinascita artistica di Roma.  

L’interno è uno dei rari casi, a Roma, in cui si può percepire con chiarezza e linearità la spazialità originaria, permeata di classicismo, non modificata in modo sostanziale dalle aggiunte successive.

Nella chiesa si possono inoltre ammirare le vivaci decorazioni ad intarsi policromi che resero famosi i marmorari romani.

  La decorazione musiva venne eseguita in due fasi distinte.

Il mosaico del catino absidale venne realizzato, insieme a quello dell’arco, subito dopo la ricostruzione della chiesa; in esso, accanto alla ripresa di motivi classici e paleocristiani, compare il nuovo tema iconografico del gruppo centrale con la Vergine in trono accanto al Figlio.

Di grande interesse sono anche i riquadri a mosaico con Storie della vita della Vergine, opera di Pietro Cavallini, il maggiore pittore romano del tempo, che mostrano la nascita di un nuovo linguaggio figurativo.

 Facciata (particolare)

Pavimento

Mosaico

 

Scheda Itinerario

L'affascinante Arte del Mosaico nella Roma Cristiana

ORARI

T A P P E   P R I N C I P A L I

Note

Mattino

Partenza: luogo ed orario da concordare

Pullman su richiesta (anche su Roma)

Mattino

Prima parte dell'itinerario

 

13.00-14.30

Pausa pranzo

 

Pomeriggio

Seconda parte dell'itinerario

 

Pomeriggio

Rientro: luogo ed orario da concordare

Pullman su richiesta (anche su Roma)

Quota di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o soluzioni personalizzate contattare RosiTour