Roma e Lazio

Stemma della famiglia Borghese

Le più belle ville del mondo

Villa e Galleria Borghese

Canova: Paolina Borghese (Venere)


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Villa Borghese

Basta vedere un’immagine aerea della Città Eterna per capire quanto verde la colora.

Tra i vari grandi parchi un posto d’onore spetta indubbiamente alla villa nobiliare più famosa di Roma e sede di un importantissimo museo: villa Borghese con l’annessa Galleria.

La nostra visita parte dalla Galleria Borghese, passa tra meravigliosi giardini e spettacolari fontane e finisce in una delle terrazze più belle di Roma, il Pincio.

Il parco, che si estende tra le aree del Flaminio e dei Parioli, ove un tempo sorgevano gli horti luculliani, fu creato nel XVII secolo dal cardinale Scipione Borghese (1579–1633), influente membro della Curia, magnate e amante dell’arte.

L’edificio principale, di ispirazione cinquecentesca e dimora della famiglia, era ornato esternamente con sculture classiche, mentre all’interno affiancava alla scultura anche opere di pittura e ceramica.

L’attuale collezione conservata nel Casino Nobile, sede della Galleria e del Museo, fu allestita a partire dal XIX secolo dal principe Camillo Borghese per raccogliere i beni e le proprietà della famiglia.

La particolare attenzione verso l’arte di Scipione Borghese, figlio di Ortensia Borghese, sorella del papa Paolo V, era rivolta al classicismo rinascimentale e contemporaneo, al fine di rievocare negli spazi della villa “l’età dell’oro”.

Stemma della famiglia Borghese

Casino Borghese

 

Il Parco

La villa nacque nei primi anni del XVII secolo dalla vigna di famiglia. Nel 1608 Scipione iniziò la sistemazione estetica del terreno, progettando il parco, mentre l’edificazione del palazzo fu intrapresa da Flaminio Ponzio e completata dal Vasanzio nel 1613. Tra il 1617 e il 1619 Girolamo Rainaldi disegnò la maggior parte dei giardini e l’Uccelliera accanto al palazzo.

Laghetto

 

 

Galoppatoio

Il parco in origine era diviso in tre aree o recinti delimitati da muri che permettevano di distinguere l’uso delle zone. Al centro del parco era il Casino Nobile, ai cui lati erano i Giardini Segreti, con aiole e pregiati alberi da frutto.
In seguito il parco fu ampliato verso il Muro Torto (tortuosa porzione di Mura Aureliane nella zona del Flaminio) e architettato con il gusto del giardino all’inglese.
Molti giardini, in realtà, furono realizzati secondo il modello italiano, ornato di statue e ispirato alla simmetria geometrica: i più belli sono il Giardino del Lago, esteso attorno a un laghetto artificiale, il quale ospita su un’isoletta il Tempio di Esculapio e una copia settecentesca dell’Arco di Settimio Severo.
Un altro spazio importante, ma non adibito a giardino, è Piazza di Siena (anche nota come Galoppatoio), teatro annualmente di corse di cavalli e del celebre Carosello dei Carabinieri.

Tempio di Esculapio

 

 

Galoppatoio

 

Fontana di Venere

 

Bioparco

I Recinti

Primo Recinto
La zona antistante il Casino Nobile e più prossima alla città comprendeva l’ingresso di Via Pinciana ed era ornata con fontane e statue. Nei pressi del Casino sorgevano fitti boschi d’allori e dalla Via Pinciana partiva il viale centrale fino all’antica Fontana della Vela, demolita alla fine del secolo XVIII e sostituita dalla Fontana dei Cavalli Marini (vedi seguito).

Secondo Recinto
Riservato al principe e cinto da mura che lo separavano dall’aperta campagna. L’area più curata del secondo recinto era attorno al Teatro, con sculture e decorazioni, a ridosso del muro del terzo recinto.

Terzo Recinto
Un’area curata e ordinata pur nell’assenza di una razionalizzazione estetica degli spazi, cosicché all’ordine dei giardini si alternavano zone libere. Il Piano Bello, ad esempio, era un piccolo altipiano ove furono piantati ottocento lecci, e oggi è noto come Giardino del Lago. Il grande prato che occupava gran parte del terzo recinto oggi è il Bioparco.

Fontana delle Tartarughe

 

Fontana della Vittoria Alata

 

Casina Valadier

Le Strutture

Nel XX secolo il parco fu rimaneggiato profondamente. Nel 1903 fu dedicato a Umberto I e aperto al pubblico, cosicché furono progettati molti giardini e un arredamento che rendesse il luogo confortevole e riposante. In occasione dell’apertura del parco furono anche progettate nuove fontane e sculture, mentre i giardini si ispirarono al modello italiano di gusto rinascimentale e barocco. Le opere architettoniche del parco rimasero limitate a quelle esistenti, l’ultima delle quali era lo Chalet del Lago, punto di ristoro. La Casina delle Rose e la Fortezzuola furono trasformate e furono costruiti l’Istituto Internazionale per l’Agricoltura (I.I.A.), in una zona marginale, e il serbatoio per l’acqua marcia.

Fortezzuola

 

Casina delle Rose
In origine una vaccheria, doveva essere abbattuta per far spazio all’I.I.A., poi fortunatamente edificato più in là. Al piccolo edificio rurale furono aggiunti una veranda e dei balconcini, senza alterare l’impianto semplice.

Istituto Internazionale per l’Agricoltura
Un edificio del 1906, alto quattro piani, monumentale e retorico.

Serbatoio dell’acqua marcia
Sorto per necessità d’acqua dei quartieri residenziali nati attorno alla villa, doveva inizialmente essere dietro il Casino Nobile, ma per la monumentalità dell’impianto la proposta fu bocciata. L’architetto de Vico vinse il bando pubblico proponendo di collocarla nel Parco dei Daini, e nel 1925 l’opera fu conclusa.

Casina dell’Orologio
Fino al 1832 fu utilizzata come Museo, in seguito trasformata in trattoria. Oggi ospita la direzione del servizio del giardino del comune di Roma.

Uccelliera - Meridiana
L'uccelliera fu creata da G. Rinaldi nel 1619 ed è ornata da stucchi e antiche sculture. Contiene due stanze in forme di gabbie e sormontate da cupole di ferro sempre a gabbia. La Meridiana fu costruita verso la fine del '600 da P. Valeri; è attraversata da un ornice ed è ornata da nicchie, lesene e sculture.

Fortezzuola o Museo Canonica
Antico gallinaro secentesco, fu concesso nel 1926 allo scultore Pietro Canonica che ne fece il proprio studio. Il nome Fortezzuola deriva dall’aspetto di piccolo castello acquisito dopo la ristrutturazione. Oggi è la sede del Museo Canonica, ove sono esposte le opere che il pittore donò alla città prima di morire; spiccano i ritratti marmorei di Emily Doria Pamphili e Donna Franca Florio, quattordici bassorilievi della Via Crucis e una statua di Cristo deposto. Nel piazzale antistante alla Fortezzuola sorge il monumento all’Alpino, dello stesso Canonica.

Casina di Raffaello
Inizialmente era l’abitazione dell’intendente della villa. Nel 1792 una parte fu trasformata in cappella.

Fontana dei Pupazzi
Conosciuta così perché era ornata da una coppia di putti.

Tempio di Diana
In fondo alla via della Casina di Raffaello sta il Tempietto di Diana, disegnato su imitazione di quello dell’Amore di Versailles. Nel tempio c’è la statua della dea.

Fontana dei Cavalli Marini
Disegnata da Unterberg e scolpita da Salimei nel 1791, la fontana presenta un fiore al centro della vasca sostenuta da quattro cavalli marini.

Tempi di Diana e di Faustina

 

 

Giardino all'Italiana

 

 

Fontana dei Cavalli Marini

 

Statua di Goethe

Statua di Dante

Un moderno cavalcavia sta a collegare la villa con il Pincio, il primo giardino pubblico fatto realizzare da Napoleone per celebrare sé stesso nel nuovo Jardin du Grand César.

 

Fu Mazzini a voler collocare lungo il viale un gran numero (224) di busti di personaggi illustri, spesso purtroppo vittime di atti vandalici.

Una curiosità: alla base del busto del famoso astronomo Angelo Secchi c’è un piccolo foro attraverso il quale passa il meridiano di Roma.

 

Dalla Terrazza del Pincio si può ammirare uno dei più suggestivi panorami di Roma, con la Basilica di San Pietro sullo sfondo.

 

Vista dal Pincio

Statua di Byron

 

 

Pincio: terrazza

 

Galleria Borghese

Bernini: Apollo e Dafne

Caravaggio: David e Golia

Caravaggio: Ragazzo con cesto di frutta

 

Raffaello: Dama

Reni: Mosé

La Galleria è ospitata nell’edificio centrale della villa, noto come Casino Nobile e dimora della famiglia.

 

Articolata in un grande salone d’ingresso e venti sale, è uno dei musei più belli e ricchi del mondo; numerose opere di gran pregio un tempo conservate qui oggi sono al Louvre nel Fondo Borghese.

 

 

Canova: Paolina Borghese (Venere)

 

 

Tra i capolavori più belli si possono ammirare sculture del Bernini (David, Enea Anchise e Ascanio, Apollo e Dafne, Plutone e Proserpina) e del Canova (Paolina Borghese).

 

 

Correggio: Diana

 

 

Pitture di Caravaggio (Ragazzo con cesto di frutta, Autoritratto in veste di Bacco, Madonna dei Palafrenieri, Davide con la testa di Golia), di Raffaello (Ritratto d'uomo, Dama con liocorno, Deposizione), di Giulio Romano (Davide che uccide Golia), di Guido Reni (Mosè con le tavole della legge), di Tiziano (Amor sacro e amor profano), di Domenichino (Caccia di Diana, Sibilla Cumana) e di Correggio (Danae).

 

 

Domenichino: caccia-Diana

Bernini: Il rapimento di Proserpina

Caravaggio: Bacco borghese

Caravaggio: Palafrenieri

Domenichino: sibilla

Raffaello: Deposizione

Tiziano: Amore Sacro e Amor Profano

 

Scheda Itinerario

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Villa e Galleria Borghese

ORARI

T A P P E   P R I N C I P A L I

Note

Mattino

Partenza: luogo ed orario da concordare

Pullman su richiesta (anche su Roma)

Mattino

Villa Borghese

 

13.00-14.30

Pausa pranzo

 

Pomeriggio

Galleria Borghese

Lunedì chiusura

Pomeriggio

Rientro: luogo ed orario da concordare

Pullman su richiesta (anche su Roma)

Quota di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o soluzioni personalizzate contattare RosiTour