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Sermoneta e il
suo Centro Storico |


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Sermoneta,
la romana Sulmo ricordata da Plinio come la città che combattè
contro Roma, quando questa stava cominciando ad avere uno sviluppo
esagerato.
È quasi certo che furono i Romani a cambiare il nome da Sulmo a Sermoneta,
perchè essi, prima di combattere e vincere questa città, si affidarono
alla dea Moneta.

È
il Centro Medievale più integro e interessante del Lazio Meridionale, con
una struttura urbana ancora intatta e raccolta all’interno della Cinta
Muraria.
È posta su un dosso dei monti Lepini, nei cui dintorni sono ancora
visibili le impressionanti mura ciclopiche e le rovine della città di
Norba, fondata, secondo la leggenda, da Ercole.
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Poco
distante, in un bosco di ulivi ed eucalipti, sorge l’importante Abbazia
di Valvisciolo, stile gotico-cistercense del 1240, che racchiude un chiostro
duecentesco di notevole valore.
Sermoneta,
con l’intervento di Papa Bonifacio VIII Caetani, diventa insieme a Ninfa
parte della Signoria dei Caetani.
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Castello
Caetani |



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Il
Castello Caetani si erge maestoso sulla collina di Sermoneta dominando
l’intera Pianura Pontina.
Costruito
agli inizi del 1200 dagli Annibaldi, si arricchì nel tempo di opere di
difesa che dovevano renderlo quasi inespugnabile.
Alcuni
ospiti famosi di Sermoneta sono stati Federico III nel 1452, Carlo V nel
1536, Lucrezia Borgia che ne fu “padrona” quando Papa Alessandro VI
Borgia espropriò i Caetani.
Cesare
Borgia ne fece una fortezza inespugnabile, la più potente del Lazio,
seconda solo a quella di Castel Sant’Angelo a Roma.
Il
Castello è uno dei monumenti tra i più integri dell’antica
architettura medievale del Lazio e dell’Italia.
La corte della Rocca era l’attuale Piazza d’Armi, nel cui centro era
stata scavata la cisterna, dove l’acqua piovana confluiva dai tetti e
dalle terrazze degli edifici.
Eleganti
bifore ornate di colonnine marmoree davano luce ad ambienti affrescati
molto delicatamente con pitture in gotico, alcune delle quali (restaurate
di recente) si possono ancora ammirare.
L’imponente
maschio, alto 42 metri, ed il maschietto o controtorre, sono gli unici
resti ben conservati della primitiva Rocca degli Annibaldi, alla quale
risalgono anche le fondamenta della grande Sala dei Baroni.
Nella
corte fu edificata anche una chiesa, San Pietro in Corte, che fu rasa al
suolo al tempo della signoria dei Borgia, senza alcun rispetto per le
spoglie funebri dei Caetani che vi erano state tumulate.
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Una
curiosità storica: sembra che il nobiluomo Guglielmo Caetani,
sfuggito alla ferocia dei Borgia, intorno al 1503, se ne andò in
esilio in America, da cui riportò dopo molti anni il seme del
mais.
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Cattedrale di
Santa Maria |
Costruita
sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Cibale prima,
di una chiesa romanica poi, la cattedrale, a pianta basilicale con
forme romaniche, é intitolata a Maria Vergine Assunta in cielo.
È
nata sicuramente nel periodo di massimo splendore della scuola
architettonica cistercense di Fossanova.
All’interno
possiamo ammirare diverse cose di rilievo artistico, quali la
Madonna che regge in grembo la città di Sermoneta, tavola
meravigliosa dipinta dal Benozzo Bozzoli.
Alla
base di due acquasantiere due leoni stilofori accovacciati,
residui del tempio pagano, un seggio in pietra tutto lavorato,
probabilmente trasformato da ara a seggio vescovile.
Al
centro della navata davanti al coro ligneo, sopra un bellissimo
altare del 1200, un baldacchino di tipo berniniano, sotto il quale
vi è un bel Crocefisso, notevole opera di Giuseppe Beccari,
artista sermonetano del diciottesimo secolo.
Vi
sono anche diverse pietre tombali che attestano la sepoltura di
uomini illustri.
Il
bellissimo campanile romanico con cinque ordini di bifore è
l’altra cosa veramente preziosa di questa cattedrale, che sta a
dominare le case calcaree di Sermoneta.
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Chiesa di San Giuseppe
La
chiesa risale al 1520 ma soltanto nel 1733 venne terminata, con il
contributo della popolazione.
Questa chiesa, situata all’ingresso del Paese ed accessibile
tramite una bella scalinata in pietra, è dedicata a San Giuseppe,
Patrono di Sermoneta.

Intorno all’altare maggiore si trova la
statua in grandezza naturale del Santo con Gesù Bambino in legno
ricoperto di oro zecchino, opere del sermonetano Giuseppe Beccari.
L’altra particolarità di questa chiesa: sei cappellette a forma
di antiche tribune.
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"C'era
una volta" Scene di vita quotidiana da non dimenticare |

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In
un vicolo del Paese c’è un piccolo museo, costruito grazie alla
passione di una ragazza di Sermoneta, che ospita una mostra animata la
quale rappresenta un pò la vita di una volta.
I
personaggi sono interamente realizzati a mano, arti e teste in terracotta,
corpi in canapa con struttura in ferro.
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Giardini e
Rovine di Ninfa
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Ninfa
“Pompei del Medioevo”.
Un luogo di rara bellezza che regala ai visitatori un ricordo
indelebile.

La
visita a Ninfa è monumentale ed ambientale nello stesso tempo,
infatti alle numerose chiese in rovina, al Castello, alle mura,
alle abitazioni diroccate, alle torri di guardia, ai resti degli
approdi fluviali, ai ponti che scavalcano il fiume si accompagna
la scoperta di un meraviglioso giardino, fatto di migliaia di
piante, magnolie, aceri, betulle, faggi, fiori di campo, boschi di
bambù, ninfee, agrumeti, roseti, e di
essenze provenienti da ogni parte del mondo, disposte
secondo un disegno cromatico voluto dall`amore e dal buongusto dei
Caetani.
 
Visitare
l’oasi di Ninfa è
come fare un’immersione cromatica in uno di quei magnifici
quadri dei pittori impressionisti (ricordate il “tuffo” di
Mary Poppins coi bambini “dentro” al disegno dello
spazzacamino?).
 
Sul
lago, formatosi quando si rese necessario regolare il flusso delle
acque sorgentizie, sorgono un`alta torre medievale e le mura
merlate del castello, oggi completamente svuotato ma integro nel
suo perimetro.
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Scheda
Itinerario
Sermoneta
e Ninfa
Paesi e Giardini del Medioevo |
ORARI
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T A P P E
P R I N C I P A L I
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Note
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08.00
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Partenza da
Roma o località da concordare
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Mattino
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Visita
di Sermoneta - Castello Caetani
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Castello:
chiusura giovedì
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13.00-14.30
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Pausa
pranzo
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Pomeriggio
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Giardini
e Rovine di Ninfa
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Prenotazione
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18.00
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Partenza per
Roma o località da concordare
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Quota
di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al
numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o
soluzioni personalizzate contattare RosiTour
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