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Santa Maria
Maggiore
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Fu
la prima basilica fondata da un Papa e forse anche la prima chiesa romana
dedicata alla Vergine.
Il
ciclo musivo che decora la navata e l’arco trionfale costituisce una
delle rievocazioni più alte dell’arte ellenistica, prima dell’avvento
dell’arte bizantina.
I
mosaici dell’arco trionfale, di intonazione più cerimoniale e solenne,
celebrano il ruolo della Vergine e la sua maternità divina, in sintonia
con la dedica della basilica e con gli eventi religiosi del tempo.
L’abside,
ricostruita più arretrata al tempo di Niccolò IV, per consentire
l’inserimento del transetto, mostra lo splendido mosaico con
l’Incoronazione della Vergine, firmato da Jacopo Torriti (1295), uno dei
maggiori rappresentanti del nuovo stile che prevale a Roma negli ultimi
decenni del Duecento.
Esso
è completato dallo stesso artista nella fascia sottostante con Storie
della vita della Vergine.
A
questa stessa fase appartengono pure i mosaici che decorano la loggia
dell’antica facciata, opera di Filippo Rusuti.
La
visita si soffermerà inoltre sulle cappelle Sistina e Paolina e sugli
altri interventi che hanno segnato la storia della basilica.
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Santa
Pudenziana |

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Il
mosaico absidale di Santa Pudenziana, sorta alla fine del IV
secolo, è una delle più antiche rappresentazioni figurate
sopravvissute a Roma.

La
semplice decorazione a foglia d’oro lascia qui il posto ad una
nuova visione storica e simbolica della cristianità, resa
attraverso figure monumentali e solenni, sullo sfondo di un
grandioso scenario architettonico. |

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Santa
Prassede |


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La
basilica, già nota attraverso le fonti dalla fine del V secolo,
venne ricostruita sotto il pontificato di Pasquale I e rappresenta
l’esempio più riuscito nell’ambito della rinascenza
carolingia, quel rinnovamento artistico e culturale promosso da
Carlo Magno e dai suoi successori e volto a recuperare la
magnificenza dell’arte imperiale romana e della prima arte
cristiana.

La
decorazione musiva dell’abside, dell’arco trionfale e della
cappella di S. Zenone, eretta da Pasquale I in memoria della madre
Teodora, è la principale attrattiva della chiesa.
Essa
evidenzia le componenti classiche, paleocristiane e bizantine
caratteristiche dell’arte del tempo di Pasquale I e vede
all’opera una scuola di mosaicisti romani che riprende la
tradizionale tecnica locale a tessere vitree, sfruttandone appieno
le qualità di brillantezza e vivacità cromatica. |



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Santissimi
Cosma e Damiano |



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La
basilica, dedicata ai santi medici Cosma e Damiano, è tra le più
antiche erette nell’area del Foro Romano.
Essa
occupò un’aula del tempio del Divino Romolo che si apriva sulla
via Sacra e fu inserita, insieme al convento, all’interno delle
poderose murature che in origine facevano parte del Foro della
Pace, eretto da Vespasiano (69-79 d.C.) dopo la fine della guerra
giudaica e delle guerre civili che seguirono alla morte di Nerone.
Il
mosaico absidale, della prima metà del VI secolo, ci mostra per
la prima volta uno schema iconografico a sette figure che verrà
in seguito più volte ripetuto ed il prevalere, in questa fase
storica, della tendenza astratta e schematica dell’arte
bizantina, pur con influssi dell’arte romana.
Analoghe
inflessioni mostrano i mosaici dell’arco trionfale del tempo di
Sergio I (687-701).
Ad
Urbano VIII Barberini, a partire dal 1632, si deve un generale
rimaneggiamento della chiesa e la creazione di una sorta di
cripta, nella parte bassa degli antichi ambienti.
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Santa
Cecilia in Trastevere |


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La
basilica venne edificata da Pasquale I (817-824) su un luogo di
culto sorto sulla casa di Valeriano, marito di Cecilia, dove la
santa fu martirizzata nel III secolo.
Al
tempo di Pasquale I risale il prezioso mosaico absidale che, come
a S. Prassede, si inscrive in quel rinnovamento di schemi e
tecniche ispirato dalla rinascenza carolingia della prima metà
del IX secolo.
Nella
chiesa - che vediamo oggi nelle forme assunte in seguito al
radicale restauro della prima metà del XVIII secolo e ai
successivi interventi - sullo scorcio del XIII secolo si trovarono
ad operare, fianco a fianco, due dei maggiori maestri del tempo.
Essa
accoglie infatti il fastoso ciborio, sintesi di architettura e
scultura gotica, realizzato da
Arnolfo di Cambio, ed il Giudizio
Universale, capolavoro di Pietro Cavallini.
Accanto
ad altre importanti opere è inoltre la celebre statua di S.
Cecilia di
Stefano Maderno (1600), che ritrasse il corpo della
santa così come fu visto al momento del suo ritrovamento. |



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Santa
Maria in Trastevere |



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La
basilica, sorta nel IV secolo nel cuore di Trastevere, venne
ricostruita nella prima metà del XII secolo per volontà di
Innocenzio II, uno dei protagonisti della rinascita artistica di
Roma.
L’interno
è uno dei rari casi, a Roma, in cui si può percepire con
chiarezza e linearità la spazialità originaria, permeata di
classicismo, non modificata in modo sostanziale dalle aggiunte
successive.
Nella
chiesa si possono inoltre ammirare le vivaci decorazioni ad
intarsi policromi che resero famosi i marmorari romani.
La
decorazione musiva venne eseguita in due fasi distinte.
Il
mosaico del catino absidale venne realizzato, insieme a quello
dell’arco, subito dopo la ricostruzione della chiesa; in esso,
accanto alla ripresa di motivi classici e paleocristiani, compare
il nuovo tema iconografico del gruppo centrale con la Vergine in
trono accanto al Figlio.
Di
grande interesse sono anche i riquadri a mosaico con Storie della
vita della Vergine, opera di Pietro Cavallini, il maggiore pittore
romano del tempo, che mostrano la nascita di un nuovo linguaggio
figurativo. |



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Scheda
Itinerario
L'affascinante
Arte del Mosaico nella Roma Cristiana |
ORARI
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T A P P E
P R I N C I P A L I
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Note
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Mattino
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Partenza:
luogo ed orario da concordare
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Pullman
su richiesta (anche su Roma)
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Mattino
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Prima
parte dell'itinerario
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13.00-14.30
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Pausa
pranzo
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Pomeriggio
|
Seconda
parte dell'itinerario
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Pomeriggio
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Rientro:
luogo ed orario da concordare
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Pullman
su richiesta (anche su Roma)
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Quota
di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al
numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
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soluzioni personalizzate contattare RosiTour
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