Roma e Lazio

Il regno di Circe

(San Felice Circeo)

“Presso la soglia sostai della Dea dalle belle trecce
e lì stando chiamai, e uditomi la dea subito uscendo le splendenti porte apriva
e dentro mi invitava.”
(Odissea, Canto X – 310-313)

Il Circeo, scenario incantevole di panorami aperti e bizzarri, fusione magica e inebriante di terra, mare e cielo, luogo di culti, miti, eroi ed epiche avventure

   

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Il regno di Circe

Circeo: vista aerea

Costa

Picco di Circe

Grotta Guattari (cranio)

Il nostro itinerario ha inizio nella leggendaria terra della Maga Circe.

 

Al Circeo, fin dal tempo del poeta Esiodo (VII sec. a. C.), furono ubicate la sede e la vicenda della Maga Circe, narrata da Omero nell’Odissea.

 

In questo luogo Ulisse trascorse quasi un anno intero soggiogato dalle malìe di Circe.

 

Abitata sin dalla preistoria, come dimostra il cranio dell’uomo di Neanderthal rinvenuto nella grotta Guattari all’inizio del 1900, l’antica Circeii si sviluppò sotto il dominio romano a partire dal 393 a.C., anno in cui fu completata la riconquista delle Paludi Pontine.

 

Sempre in questo periodo venne costruita la formidabile cinta poligonale dell’Acropoli sullo sperone roccioso che domina il paese, collegata alla cinta muraria sottostante (di epoca probabilmente Volsca) del centro storico con un muro continuo di difesa.

Costa

Promontorio

Grotta Guattari

Muro dei Ciclopi

 

La città e la Torre dei Templari

Municipio

 

Torre de Templari

Una volta giunti nel centro storico dell’odierna San Felice Circeo, visitiamo il Museo a ridosso della gloriosa Torre dei Templari, ricco di reperti archeologici principalmente preistorici.

Centro

La Torre, risalente al XIII secolo, fu affidata ai cavalieri Templari per difenderla dagli attacchi pirateschi. Dietro la Torre si apre una piazzetta dalle grandi arcate su due lati, all’interno delle quali dovevano essere le scuderie, trasformate poi in cantine e negozi. È a questo periodo che si fa risalire tradizionalmente il nome attuale della città, forse in onore di San Felice II, papa e martire.

Museo

 

Reperti preistorici

 

Torri panorami e spiagge

Torre Fico

 

Torre Cervia

 

Cristo sub

Lasciamo il centro storico per iniziare un breve ma incantevole percorso panoramico che da Torre Fico, una delle torri medievali costruite a difesa del promontorio durante il pontificato di Pio IV, porta fino al Porto Turistico della cittadina.

Vele

Durante la passeggiata, oltre al suggestivo panorama, si possono osservare alcune piante tipiche della Macchia Mediterranea tra cui il mirto, usata dai romani per ornare le spose in quanto pianta sacra a Venere, il teribinto, dalle cui bacche si ricavava olio per le lucerne, o la cosiddetta “ferula di Giove” per mezzo della quale, secondo la mitologia greca, Prometeo rubò il fuoco agli dei e lo portò in regalo agli uomini.

Punta rossa

Ampliando il percorso si potrebbero meglio ammirare altre opere e panorami altrettanto incantevoli: il Faro, tra le varie altre torri Torre Cervia, tra le spiaggie la bellissima Punta Rossa… e per i Sub, che in questo mare possono godere di immersioni fantastiche, è possibile fare pure una “visitina” ad una statua raffigurante il Cristo posta sott’acqua.

Porto

 

Faro

 

Spiaggia

 

Lago di Paola - Villa di Domiziano

Nel pomeriggio proseguiamo per il lago di Paola (o di Sabaudia), alla base del promontorio del Circeo, dove, sulla sponda orientale, un tempo sorgeva l’imponente villa dell’imperatore Domiziano (81-96 d. C.).

Lago di Paola

Villa di Domiziano

Villa di Domiziano

Si tratta di un vasto complesso di opere: grandi conserve per acqua, condotte di raccordo, avanzi di edifici balneari e di un poderoso muro di argine sul lago. Lo stabilimento balneare è certamente il complesso più grandioso della villa. Tutta la struttura era decorata sontuosamente, con rivestimenti di marmi pregiati e pitture sulle pareti, pavimentazione a mosaico, colonne sulla fronte dell’edificio e nel grande portico alle spalle del complesso termale.

“Il tutto era concepito per un soggiorno edonistico di gente raffinata che vi si recava per trascorrere ore di riposo o di contemplazione, se non di studio e di spirituale conversazione...”, come attesta l’archeologo Jacopi.

Durante il II secolo d.C., la zona continuò ad essere frequentata assiduamente. Tra la fine del II e gli inizi del III secolo, il Circeo venne collegato direttamente con Roma lungo il litorale, tramite la via Severiana che partiva da Ostia, via che aumentò sensibilmente l’importanza del nucleo abitativo di Torre Paola.

Torre Paola

 

Villa di Domiziano

E da allora fino ai giorni nostri, i romani non hanno mai smesso di occupare questi luoghi per le loro vacanze estive e di inoltrarsi nel meraviglioso parco, altro fiore all’occhiello del Circeo.

 

Parco Nazionale del Circeo

Il Parco Nazionale del Circeo si estende nell'ambito dei territori comunali di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e, per la parte insulare, dell'Isola di Zannone e Ponza.

 

Parco: veduta aerea

 

Grazie alla sua istituzione, avvenuta quando l'intera area pontina era sottoposta ai radicali interventi di prosciugamento ed appoderamento della Bonifica Integrale, venne evitato il totale disboscamento dell'antica ed inospitale "Selva di Terracina", di cui una piccola porzione risparmiata dal taglio costituì, insieme al Lago di Sabaudia, alla Duna Litoranea ed al Promontorio del Circeo, la prima configurazione territoriale del Parco; con vari successivi provvedimenti, poi, il Parco del Circeo ha via via modificato la quantità (variazioni territoriali) e la qualità (istituzione di Riserve Naturali e riconoscimenti internazionali di valore ambientale) della sua base territoriale.

Sia per la dislocazione geografica coincidente con le principali rotte migratorie, sia per l'estrema varietà di habitat integri che offre, il Parco del Circeo, con circa 25 specie diverse di uccelli osservate con i censimenti degli ultimi anni, ha nell'avifauna la principale e più rilevante componente faunistica: in particolare, tra le specie osservate, si evidenziano le numerosissime presenze di Folaghe e Cormorani e le pregevoli presenze di specie rare come il Falco Pellegrino, il Falco Pescatore, l'Aquila di Mare, la Gru, il Fenicottero, la Spatola, ecc.

Minore è la ricchezza, con circa 20 specie, dei mammiferi per i quali, nell'ambito dei programmi di conservazione e recupero globale degli ambienti naturali, sono in corso studi e valutazioni circa le opportunità e le possibilità di reintroduzione di alcune specie.

Particolarmente interessanti, inoltre, sono le presenze di numerosissimi insetti, rettili (cervone, natrice, biacco, orbettino, vipera comune, testuggine d'acqua, testuggine greca), anfibi (rospo, rana, tritone) e Pesci (nei laghi: cefalo, anguilla, spigola, orata, sarago, sogliola - nei canali: carpa, tinca, gambusia, persico sole).

  Parco: stagno

Parco: ciclamini

Parco: cervi

Parco: cinghiale

Parco: uccello

 

Note sul Parco

Nella realtà del Parco, la componente faunistica, in virtù di un equilibrio dinamico con tutte le altre componenti ambientali, la possiamo riassumere in cinque ambienti:

La Foresta, che ospita: cinghiale, daino, capriolo, tasso, volpe, lepre, puzzola, riccio, donnola, pipistrello, talpa, toporagno, moscardino, beccaccia, colombaccio, colombella, tortora, cuculo, gufo, civetta, allocco, barbagianni, falco pecchíaiolo, poiana, gheppio, lodolaio, nibbio bruno, picchio verde, picchio rosso minore, picchio rosso maggiore, tordo, merlo, pettirosso, usignolo, passera scopaiola, cinciallegra, cinciarella, scricciolo, ecc.

Il Promontorio, ove troviamo: volpe, cinghiale, tasso, donnola, riccio, lepre, pipistrello - piccione selvatico, rondine, rondone pallido, passero solitario, occhiocotto, magnanina, balestruccio, topino, averla, fanello, quaglia, falco pellegrino, poiana, sparviero, ecc.

La Duna, ove vivono: volpe, coniglio selvatico, donnola, tasso, istrice - ghiandaia marina, upupa, pigliamosche, sterpazzola, capinera, verzellino, rigogolo, beccaccia di mare, gabbiani, ecc.

Le Zone Umide, ove si osservano: volpe, istrice, riccio - falco pescatore, falco di palude, falco cuculo, grillaio, gufo di palude, fagiano, fischione, codone, marzaiola, mestolone, moriglione, porciglione, gallinella d'acqua, folaga, piviere, pivieressa, pavoncella, gambecchio, piovanello, combattente, pettegola, pantana, pittima, chiurlo, avocetta, cavaliere d'Italia, cicogna bianca, airone cenerino, airone rosso, garzetta, ecc.

 

Per quel che riguarda la flora:

  • nella Foresta predominano le varie specie quercine, dal Cerro alla Famia, dal Leccio alla sughera, che ricoprono un ricco sottobosco con abbondanza di edera e di ricche fioriture di ciclamino;

  • nel Promontorio il versante nord è ammantato da una lussureggiante foresta termofila di Leccio con abbondante presenza di corbezzolo mentre sul lato opposto verso il mare spiccano le presenze del ginepro fenicio, con il suo contorto portamento dovuto al vento marino, e la palma nana;

  • nella Duna il consolidamento del substrato sabbioso contro gli agenti erosivi è opera di numerosissime specie tra cui spiccano il ginepro coccolone, massima espressione vegetazionale della duna, ed il giglio marino, capace di dare splendide e durature fioriture estive nonostante le proibitive temperature che si raggiungono;

  • nelle Zone Umide accanto ad alcune specie alofile e palustri che circondano le sponde dei laghi e delle aree impaludate le ampie distese a pascolo che completano l'area sono caratterizzate dalla presenza dei caratteristici ciuffi del giunco;

  • nell'Isola di Zannone, tra le specie mediterranee tipiche della macchia che conferiscono al paesaggio dell'isola un aspetto lussureggiante con intense fioriture multicolori spiccano le presenze di alcuni endemismi e di un esemplare di quercia castagnara unica specie caducifoglia dell'isola.

 

Lo splendido mosaico ambientale del Parco è inoltre arricchito da importanti ritrovamenti di reperti preistorici ed archeologici testimonianza della presenza dell'uomo al Circeo sin da epoche remote.

Le numerose grotte ed i ripari naturali del promontorio sono, infatti, importantissimi siti preistorici nei quali, oltre al ritrovamento di un cranio dell'uomo di Neanderthal (prof. Blanc, Grotta Guattari, 1939), numerosissime sono le altre testimonianze (resti fossili, reperti litici, ecc.) che possono rendere un'idea della presenza dell'uomo e delle sue attività nel corso delle ere preistoriche.

I reperti archeologici, invece, sono in buona parte riferibili all'epoca romana, sia imperiale che repubblicana, quando la notevole capacità tecnica dell'epoca consentì la realizzazione di opere di raffinata ingegneria residenziale ed idraulica, come il porto canale di Torre Paola od il complesso termale-residenziale della Villa di Domiziano, giunte sino ai nostri giorni.

Dal complesso della Villa di Domiziano provengono importanti reperti artistici esposti in vari musei, come l'Apollo di Kessel ed il Fauno con flauto traverso, che ornavano gli ambienti residenziali e termali dell'insediamento imperiale.

 

Qui finisce il nostro itinerario nella terra di Circe, che ancora una volta ci invita a liberare la fantasia per cercare di riconoscere, nella massa rocciosa del promontorio, sagome che vorremmo vedere. Un gigante sdraiato con il naso all’insù? Oppure la figura nascosta della stessa maga, distesa?

 

Scheda Itinerario

Il regno di Circe

(San Felice Circeo)

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ORARI

T A P P E   P R I N C I P A L I

Note

08.00

Partenza da Roma o località da concordare

 

Mattino

Città - Torri - Panorami - Spiagge 

 

13.00-14.30

Pausa pranzo

 

Pomeriggio

Lago di Paola - Villa di Domiziano - Parco Nazionale del Circeo

 

18.00

Partenza per Roma o località da concordare

 

Quota di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o soluzioni personalizzate contattare RosiTour