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Il Lago
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Il lago di Bracciano (detto anche Sabatino) è di forma quasi
circolare (diametro circa 9 chilometri, profondità al centro 170
metri) ed occupa una vasta depressione vulcanica (superficie kmq
57, perimetro Km 31,5). |



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La sua posizione collinare (288 m sul livello del mare) e la sua relativa
vicinanza alla costa tirrenica favoriscono un clima mite durante tutto
l’anno. In questa parte del Lazio settentrionale la natura si è quindi
sbizzarrita con un’incredibile varietà di fauna e di flora.
Nelle
acque del lago abbondano molte specie di pesci: anguille, lucci, tinche,
coregoni, carpe, persici. Tra le canne, nelle insenature, si riposano gli
uccelli migratori, le folaghe, le oche selvatiche. Nei boschi limitrofi,
tra querce, castagni, ulivi, lecci, salici, pioppi ed olmi, scopriamo
cinghiali, tassi, istrici e faine.
L’uomo
scelse di sostare presso le rive di questo incantevole lago fin dalla
lontana preistoria, come attestano i ritrovamenti di resti di villaggi
palafitticoli nella zona di Vicarello, presso Trevignano. In seguito fu
sede di insediamenti etruschi, oggi emersi da alcuni scavi come quelli
relativi alle località di Ricostano, Olivetella, Colonnette.
In epoca romana il lago veniva chiamato “Sabatinus Lacus” perché
formatosi nella caldera dell’antico vulcano Sabatino.
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Oltre
ad essere un magnifico scenario naturale ed ambita meta turistica, il lago
è anche un importante sito per eventi sportivi ed hobbistici sull’acqua
e per mini crociere turistiche con scali nelle suggestive località di
Trevignano e Anguillara. |
La Città
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Posta
in magnifica posizione panoramica sul lago, la cittadina di Bracciano
sorge su di un sito abitato ininterrottamente dall'età etrusca.
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Da
rocca dei Prefetti di Vico nei secoli XIII e XIV, nel 1419 divenne feudo
degli Orsini, che ne fecero la capitale del loro piccolo stato.

Oltre
al Castello e al Palazzo Comunale, si possono ammirare importanti
architetture e opere d'arte: le chiese di S. Maria Novella (con importanti
tele di età barocca) e di San Lorenzo a Pisciarelli, la Collegiata di S.
Stefano (che conserva un importante polittico trecentesco) e la Cappella
di S. Sebastiano dell'Ospedale Vecchio (con affreschi della scuola di
Antoniazzo Romano).
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Una curiosità: la via più stretta
Nonostante qualche (purtroppo) disastroso adattamento moderno, il borgo
medioevale di Bracciano è ancora assai interessante. Notevole è
soprattutto la Salita del Moretto, una delle vie più
strette che esistano: tant'è vero che le facciate delle case che
la fiancheggiano, nella parte superiore, si toccano o almeno si
sfiorano, come accade in certe strade di cittadine medievali
tedesche, dove gli sporti dei lati opposti sono quasi a contatto
l'uno con l'altro.
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Il Castello
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Ad
uno sguardo di distanza da Roma, presso la sponda meridionale del lago di
Bracciano, sorge maestoso il Castello Orsini-Odelscalchi,
una delle più belle dimore feudali rinascimentali dell'intera Europa.
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Realizzata
nel 1470, per volere di Napoleone Orsini, la costruzione è ideale punto
d'incontro tra architettura militare e civile. Nel XVII secolo fu acquistato dagli Odescalchi, ancora attuali
proprietari.
Alla
base della torre est si apre l'entrata del Castello; nel vano d'ingresso
una larga scala a chiocciola conduce allo studio e alla biblioteca, detta
anche sala Papalina per aver ospitato nel 1481 Papa Sisto IV, alla ricerca
di un luogo lontano dalla peste che in quel periodo flagellava Roma.
Di
notevole pregio ed effetto sono i due stucchi realizzati da Taddeo Zuccari
che decorano il soffitto delle due stanze.
Anche
la terza sala prende il nome da un altro illustre ospite che vi soggiornò
nel 1900: il re Umberto I.
Dopo
la sala del trittico e quella del Pisanello, si accede alla sala dei
Cesari: distribuiti lungo il perimetro della sala, i busti dei dodici
Cesari; lungo tutta la parete, l'affresco di Antoniazzo Romano: nella
parte destra è raffigurata la visita che il giovane Piero dei Medici fece
al castello nel novembre del 1487; a sinistra invece è raffigurata la
trionfale cavalcata che Gentil Virginio Orsini fece a Bracciano al comando
delle sue milizie il 28 ottobre 1489, dopo aver ricevuto la nomina di
Capitano delle truppe Aragonesi.
Altra
sala di notevole importanza è quella degli Orsini.
Dopo
la sala di Isabella, si sale al secondo piano dove si accede alla sala
d'Ercole e, in corrispondenza della sottostante sala dei Cesari, la sala
d'armi, con la sua ampia e significativa collezione di armi medievali.
Dalla
loggia inizia il panoramico giro della ronda, che unisce le sei torri del
castello.
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Infine
l'elegante portico della corte segna la fine del viaggio alla scoperta del
Castello Odelscalchi di Bracciano.
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Una famosa scala
Celebre
per bizzarria, originalità e bellezza è la grande scala del
cortile triangolare che porta al piano superiore del castello,
architettata a colonne crescenti a dare un particolare effetto
prospettico di elevazione.
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Il castello parla
In
un’iscrizione che data dalla sua costruzione (secolo XV), il
castello parla in prima persona e dice:
Ecclesiae ductor
statuit Napuleo Gentis
Ursinae, sontes arceo, servo bonos
(Napoleone
degli Orsini, capitano della Chiesa, mi fondò, respingo i
colpevoli, difendo i buoni)
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I Giardini
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Giardini
Botanici di San Liberato.
Costruita
nel sec. IX all’interno di un’area boschiva di 1500 ettari e sopra i
resti dell'antico
insediamento romano di Forum Clodii,
San Liberato è
innanzitutto una bellissima Chiesa Romanica del IX sec. racchiusa in un
bosco di castagni secolari che sconfina nel parco.
San
Liberato è anche un roseto, o meglio, una galleria di rose tutte sfumate
in profusione, interrotta e ripresa da una fontana di pietra, culla e
giaciglio di ninfee e di rane.
A
sublimare la Chiesa e il campanile (del Mille), vigilati da un fico e un
cipresso pluricentenari, è la vista a volo d’uccello sulle acque oggi
opaline del lago vulcanico di Bracciano e sul profilo conico di Rocca
Romana.
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Minuzie
e vastità, luci e ombre, crescendo di fiori e di piante conducono
il visitatore in un mondo in cui ogni ansia svanisce.
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Il Giardino
Dieci
lunghi anni di dedizione operosa e di lavoro creativo, in costante dialogo
con la natura e il sogno, hanno permesso al Conte Donato Sanminiatelli, a
sua moglie Maria Odescalchi e al grande architetto paesaggistico inglese
Russell Page di dare vita a un sogno e di porgerlo ad altri.
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Era
la primavera del 1964 quando Page, entrando per la prima volta nella
bellezza di questo luogo esclamava: ”Non conosco giardino che emani
magia come S.Liberato” accettando, con umiltà ed entusiasmo,
l’incarico di accentuare e riespandere la bellezza di questo piccolo
grande paradiso.
Un
vero e proprio parco botanico che ospita aceri canadesi, ciliegi
giapponesi, abeti di Spagna, liquidambar e perrotie persiche, canfore e
liriodendri, nysse silvatiche che d’autunno sembrano prendere fuoco.
Aspetti
botanici interessanti sono legati alla struttura del Parco, ideata da uno
dei maggiori paesaggisti del secolo appena passato. Nasce come arboretum,
collezioni di specie arboree provenienti da ogni parte del mondo: USA,
Giappone, Australia, Grecia, Italia, Inghilterra, Francia, Spagna,
Messico, Argentina, Brasile. Nonostante ciò, tutti gli alberi si sono
adattati al clima ed hanno avuto uno sviluppo sorprendente. Oltre a
questo, per volere dei committenti, Page aggiunse colore e profumi.
Quindi, dopo 40 anni, abbiamo più di 1200 rose in specie e varietà,
Viburnum, garrya, siepi a colore di iperico e spirea, 17 specie di Pinus,
7 di magnolia, 73 Camellia in specie e varietà, una buona collezione di
Rhododendron, Quercus, Acer, e tante altre famiglie botaniche.
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San
Liberato ha qualcosa di veramente speciale, merita la visita e
un'approfondita conoscenza.
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Museo Storico
dell'Aeronautica Militare
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Tra
i più grandi d’Europa sia per dimensioni che per qualità e
quantità del materiale esposto, si trova in località Vigna di
Valle, nei pressi di Bracciano.
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Scheda
Itinerario
Bracciano
Il Lago, la Città, il Castello, i Giardini |
ORARI
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T A P P E
P R I N C I P A L I
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Note
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08.00
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Partenza da
Roma o località da concordare
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Mattino
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Lago
di Bracciano - Castello Orsini-Odescalchi - Bracciano
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Castello:
chiusura lunedì
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13.00-14.30
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Pausa
pranzo
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Pomeriggio
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Giardini
di San Liberato
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Prenotazione
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18.00
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Partenza per
Roma o località da concordare
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Quota
di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al
numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o
soluzioni personalizzate contattare RosiTour
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