Parco dei
Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo
|

|
"Tu
ch'entri qua pon mente parte a parte
e
dimmi poi se tante meraviglie
sien
fatte per inganno o pur per arte"
|

|
|
Il
cosiddetto Parco dei Mostri di Bomarzo (situato a pochi chilometri
da Viterbo) è sicuramente una delle opere più bizzarre ed originali nel
campo dell'arte dei giardini nell'epoca del Manierismo, un connubio tra
paesaggio, architettura e scultura unico nel suo genere, pervaso di
espressioni di una cultura magari stravagante ma al tempo stesso profonda
e raffinata.
|
|
|
Il
Parco viene ideato nel 1522 dal famoso architetto (nonchè fontaniere) Pirro Ligorio, autore di altre bellissime opere (p. es.
Villa D'Este a Tivoli)

in quella gara di bellezza che nel cinquecento vede
fiorire in Italia meravigliose ville, parchi e giardini i cui modelli
verranno esportati in tutta Europa.
|
|
Commissionato
dal principe Vicino Orsini, uomo colto e moderno che intende
abbandonare la vita politico-militare per abbracciare una filosofia di
vita più raccolta ed epicurea (anche a seguito della perdita della moglie
Giulia Farnese, cui è dedicato il Mausoleo), il Parco, che nasce come Villa delle Meraviglie o Sacro
Bosco (l'appellativo con cui è noto oggi il Parco per la verità ne
coglie solo l'aspetto meramente esteriore ed apparente ed è piuttosto
riduttivo rispetto all'opera e al suo significato), inizia a prendere
forma e sarà scolpito tra il 1550 e il 1580.
|
|
 |
Massi
probabilmente presenti nella valletta sin da epoche remote, modellati e
scolpiti da autori rimasti ignoti, vengono così ad assumere la forma di
enormi sculture, popolando il Parco di opere e creature...
|
 |

|
sorprendenti

misteriose
|

|

|
stravaganti
terrificanti
 insolite
bizzarre
|
 
|


|
Varie
sono le "letture" e le interpretazioni che si possono dare del
Sacro Bosco.
Tra
le più interessanti forse quella di Horst Bredekamp, di ispirazione
filosofico-simbolica e quella di Maurizio Calvesi, più incentrata sulle
analogie che si possono cogliere tra le opere del Parco e i poemi
cavallereschi del Boiardo, dell'Ariosto e del Tasso (padre).
Al
visitatore la sua scelta.
|


|
|
Il
Parco è l'espressione del libero sfogo del gusto per l'insolito e il
bizzarro?
Oppure
è la rappresentazione di antiche culture (p. es. l'aldilà degli
Etruschi)?
Il
Sacro Bosco è come un percorso da fare, un rito di iniziazione, passando
tra creature orrende per giungere alla purificazione dell'anima?
Oppure
è un rifugio segreto animato da creature fantastiche cui confidare i
propri dolori ("sol per sfogar il core")?
|
|
Oppure,
chissà, è tutto questo assieme o in gran parte?
|