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Città Barocche del Val di
Noto
Id n. 23.17 2002 C (i) (ii) (iv) (v)
"... E' verso Palazzolo Acreide che vi converrà volgere i passi dove non
solo piace la fisionomia settecentesca dell'abitato, ma seducono le rovine
dell'epoca greca".
(Gesualdo Bufalino, da Fiele Ibleo).
Palazzolo Acreide, insieme ad altre 7 città della Sicilia sudorientale, è
stata dichiarata all'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
L'iscrizione è stata così motivata:
Criterio (i): Questo gruppo di città della Sicilia sudorientale
fornisce rimarchevole testimonianza dell'esuberante genialità espressa
nell'arte e nell'architettura del tardo barocco.
Criterio (ii): Le città del Val di Noto rappresentano l'apice e la
fioritura finale dell'arte barocca in Europa.
Criterio (iv): L'eccezionale qualità dell'arte e dell'architettura
del tardo barocco del Val di Noto si fonda sulla sua omogeneità geografica
e cronologica, nonché sulla sua abbondanza, risultato della ricostruzione
dopo terremoto che distrusse l'area nel 1693.
Criterio (v): Le otto città della Sicilia sudorientale incluse
nell'iscrizione, caratteristiche del modello di insediamento e delle forme
di urbanizzazione dell'area, sono costantemente soggette al rischio di
terremoti e delle eruzioni dell'Etna.
Le otto città della Sicilia sudorientale, Caltagirone, Militello Val di
Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa Ibla e Scicli, furono
tutte ricostruite dopo il 1693, sopra o accanto ai resti di quelle
distrutte nello stesso anno dal terremoto.
Rappresentano il risultato di un considerevole impegno collettivo,
condotto con successo e con risultati architettonici e artistici di alto
livello. Vincolate allo stile tardo barocco dell'epoca, esse illustrano
anche distintive innovazioni nella pianificazione e nella progettazione
urbanistica. |
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Pressochè rasa al suolo dal terremoto del 1693, la cittadina di
Noto, di antiche origini, venne ricostruita a pochi chilometri dal
sito originario |
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L'odierna Noto, il cosiddetto
"giardino di
pietra"
con bei palazzi, sontuose chiese, scalinate monumentali,
balconi, capitelli e fregi,
è nel particolare e nel suo insieme
un
rigoglioso capolavoro del barocco |
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Percorrendo le vie e le piazze della cittadina, in particolare
Corso
Vittorio Emanuele e Via Corrado Nicolaci
si possono ammirare
eleganti edifici di un morbido e dorato barocco.
In Piazza
dell'Immacolata una grande scalea ci conduce
all'omonima chiesa
(anche S. Francesco).
Qui pure il convento del SS. Salvatore, che ospita il
Museo Civico |
In Piazza del Municipio troviamo l'elegante Palazzo Ducezio (sec.
XVIII)
All'interno il bel salone di rappresentanza, abbellito di
ori, stucchi e affreschi |
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Il
Duomo, con grandiosa facciata settecentesca
è maestosamente posto
in cima ad una scalinata monumentale.
All'interno è custodita la mirabile urna argentea del santo patrono
S. Corrado Confalonieri |
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Dopo la
Chiesa del Collegio
in Piazza XXIV maggio
troviamo la bellissima
Chiesa
di S. Domenico |
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In via Nicolaci,
prospetticamente
terminante con la
chiesa di Montevergine,
notare l'omonimo
Palazzo Nicolaci
e le sue fantasiose balconate.
La via è famosa anche per la spettacolare e magnifica Infiorata
che vi si celebra nel mese di maggio |
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Nella zona alta la
Chiesa del Crocifisso
con pregevoli opere tra
cui una
Madonna con Bambino
di Francesco Laurana |
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Itinerario
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